Le autorità libiche hanno condotto tre arresti, di un libico e due stranieri, e denunciato la scoperta di una fossa comune con 28 cadaveri nei dintorni di Kufra. Sarebbero tutti migranti africani. Sempre nel sud-est libico, la scorsa settimana era venuta alla luce un’altra sepoltura contenente 19 cadaveri. La Bbc, nel riportare la notizia, cita le immagini pubblicate online dalle autorità libiche che mostrano polizia e volontari intenti a dissotterrare cadaveri dalla sabbia del deserto.
Il ritrovamento della fossa comune è avvenuto a seguito dello smantellamento di una cellula di trafficanti di esseri umani. La procura generale libica afferma che sono stati liberati 76 migranti che erano stati imprigionati e torturati. Sarebbero state raccolte le loro testimonianze. Non è la prima volta che dal Sahara libico arrivano notizie di fosse comuni. L’anno scorso una fossa con i corpi di almeno 65 migranti era stata scoperta nel deserto sud-occidentale, dove arriva la rotta proveniente dal Niger. (dal quotidiano “Avvenire”)
E noi facciamo le pulci alla Corte penale internazionale che ha avuto l’ardire di scoperchiare, direttamente o indirettamente, la pentola maleodorante della situazione migratoria libica gestita per conto anche dell’Italia. Vorrei sapere dove ha il cuore il ministro Carlo Nordio: forse se lo è dimenticato nelle tasche della toga di un tempo? Forse lo ha gettato oltre l’ostacolo della separazione delle carriere in magistratura? Forse lo ha messo nel conto del governo di cui fa parte?
Smettiamola di fare i furbi, il gioco si fa sempre più sporco! Sono stanco di essere governato da gente che mette il cuore sotto i piedi della convenienza politica! Non ne posso più: da qualsiasi parte mi giro vedo spuntare torture e cadaveri! Basta!
Come posso fare a distinguermi da questa combriccola che si chiama governo. Guardo all’Europa ed è peggio che andar di notte. Guardo agli Stati Uniti e Dio me ne scampi e liberi. Ma cosa sta succedendo nel mondo?
In una stupenda preghiera a santa Rita da Cascia, composta dal cardinale Angelo Comastri, si dice che “oggi il mondo sta vivendo una drammatica carestia di amore: tante persone non sanno più amare, perché l’egoismo sembra aver contagiato l’intera umanità”. Non è un’impressione è la tragica realtà, peraltro promossa e condotta da governanti senza cuore.
La preghiera continua così: “Con la tua potente intercessione fa’ piovere dal cielo una pioggia di petali di rose: petali di vero amore che arrivino al cuore degli sposi, dei padri, delle mamme e delle persone consacrate al Signore”.
Mi permetto di aggiungere, quale destinatario della pioggia di petali di rose, il cuore dei governanti. Speriamo in santa Rita, la Santa degli impossibili!