Un ventaglio che mette i brividi

Si è dimessa dalla lista civica di maggioranza “Jesiamo” ma rimane comunque in consiglio comunale, Chiara Cercaci, la consigliere comunale che in occasione della commissione consiliare di due giorni fa, si è sventolata con il tappetino del mouse raffigurante la bandiera della Repubblica Sociale Italiana. Un gesto che ha suscitato lo sdegno dell’opposizione e dell’Anpi, e da cui hanno preso le distanze lo stesso sindaco di Jesi Massimo Bacci e l’amministrazione comunale. “Ho deciso di fare un passo indietro e di lasciare Jesiamo per intraprendere un nuovo percorso”, ha annunciato la Cercaci, durante la seduta consiliare di oggi.  La donna si è scusata dicendo che si è trattato di una gaffe: spinta dal caldo – ha detto – ha preso l’oggetto dalla scrivania, “senza malizia”, e l’ha usato come un ventaglio.
“Sono una persona liberale e pacifica – ha aggiunto -. Rivendico il mio percorso civico, non ho mai avuto la tessera di nessun partito. Tornando dal lavoro di corsa, l’altro giorno, mi sono messa al volo al computer per la commissione, era caldo, non ho l’aria condizionata a casa e ho preso un oggetto che ho ricevuto in regalo da alcuni amici, per i miei valori di destra che non rinnego. In modo assolutamente ingenuo, l’ho usato per sventolarmi. Non intendevo inneggiare a nessuno, né propagandare nulla, è la prima cosa che ho trovato”. Prima di lei il presidente del consiglio Daniele Massaccesi, ha affermato che la bandiera italiana “è l’unica che ci piace”. E nel dare la parola alla consigliera, il sindaco Massimo Bacci ha precisato che “in nove anni di amministrazione con civiche vere fatte da persone con esperienze diverse, abbiamo sempre messo la città al centro del nostro operato. Siamo lontani anni luce dall’ideologia fascista”.

Ho ripreso testualmente la cronaca di Paolo Berizzi del 28 Luglio 2021 pubblicata sul sito de La Repubblica. Ci sono certi peccati veniali che lasciano purtroppo intendere un male interiore diffuso e profondo. Spero non sia così per Chiara Cercaci. Tuttavia una persona che tiene sulla scrivania un tappetino del mouse con tanto di bandiera della Repubblica Sociale Italiana desta qualche sospetto assieme a parecchia pena.

Nel primo atto di Tosca, opera di Giacomo Puccini, il barone Scarpia utilizza il ventaglio per instillare il dubbio nella mente di Tosca. Ella riconosce lo stemma sul ventaglio e crede che Cavaradossi, il suo amato, abbia una relazione con la Marchesa Attavanti; corre quindi alla villa del pittore per poter cogliere i due sul fatto. Non vorrei proprio che la nostalgica consigliera comunale di Iesi volesse instillare il dubbio che la democrazia abbia una qualche relazione con la repubblica di Salò.

Potrebbe trattarsi di una sorta di lapsus freudiano, vale a dire un errore involontario causato da un conflitto psichico presente nell’individuo. Se fosse così le consiglierei di affidarsi a un buon psichiatra, possibilmente di chiara e sicura matrice democratica ed antifascista.

Se invece si trattasse della punta di un iceberg ideologico, ci sarebbe da preoccuparsi: in questo caso la signora Cercaci si dovrebbe immediatamente dimettere non solo dalla sua lista civica, ma dal consiglio comunale per poi andare, come minimo, a riflettere sulla storia italiana.

Se per caso, non ci credo ma tutto è possibile, si trattasse veramente di una pura e semplice distrazione, la inviterei ad inscenare una pubblica collocazione del suddetto mouse a forma di bandiera fascista nel cassonetto dei rifiuti tossico-nocivi. Per il futuro stia bene attenta a cosa sventolare e magari sempre meglio soffrire un po’ di caldo che rinfrescarsi con un ventaglio “rigurgitoso”. Per quanto concerne il mouse del suo computer, sempre meglio farlo slittare sulla scrivania che appoggiarlo a simile inqualificabile supporto.

Proprio nei giorni in cui si è tenuta la tradizionale cerimonia del ventaglio, consegnato come omaggio alle massime autorità istituzionali della nostra democrazia dai rappresentanti della stampa parlamentare, ecco spuntare lo strano ventaglio di cui sopra. Chiara Cercaci con quel gesto più che una rinfrescatina è andata a cercare del freddo per il letto.