Ho sempre avuto un’innata simpatia per le persone trasgressive, dovuta al fatto che nella mia vita la trasgressione è stata l’arma di difesa contro le insopportabili costrizioni e il modo per affrancarmi dal perbenismo (non) ragionando con la mia testa. Fortunatamente, quasi sempre, i messaggi educativi, soprattutto quelli ricevuti da mio padre, avevano un’abbondante dose di trasgressione e provocazione, ironica, per non dire graffiante, in una gustosa miscela di anticonformismo, radicalismo, anarchia, etc: il tutto insaporito da una spruzzata di autentica parmigianità, molto soft, poco ostentata, ma sottilmente e gradevolmente percettibile e assimilabile.
Ecco perché non mi sono scandalizzato degli strani episodi che riporto di seguito: in un certo senso mi hanno sollevato il morale, schiacciato dalla solita melassa natalizia, che niente ha da spartire con la fede cristiana e la solidarietà umana. In fin dei conti cosa c’è di più trasgressivo del Natale. Pensiamo alla coppia di fatto per eccellenza da cui tutto nasce; i primi ammiratori che partecipano all’evento sono degli sporcaccioni patentati e dei brillanti fattucchieri; ed è solo l’inizio della vita del più trasgressivo di tutti gli uomini, così trasgressivo al punto da essere Figlio di Dio. Esprimo quindi tutta la mia comprensione e la mia simpatia per i protagonisti dei tre episodi che provocatoriamente riporto, sui quali non c’è da ridere, ma da riflettere.
- Un’ordinanza urgente per chiudere e sanificare la cattedrale di San Nicola di Mira, nel comune del Cosentino famoso per essere la capitale religiosa degli italo-albanesi continentali, sede dell’Eparchia bizantina. L’ha firmata il sindaco di Lungro, Giuseppe Santoianni, dopo aver appreso della positività al Coronavirus di uno dei fedeli presenti in chiesa nei giorni scorsi. A preoccupare è stata l’assoluta mancanza di osservanza dei protocolli antiCovid, in nome del rispetto della liturgia, che secondo il rituale bizantino prevede che tutti bevano dallo stesso calice durante l’eucaristia. A rivelarlo, un video pubblicato e poi rimosso sul profilo social del sacerdote, in cui i fedeli – con la mascherina abbassata – poggiano le labbra sullo stesso calice.
- Hanno attraversato nudi alcune strade del centro di Bitonto prima di essere bloccati dalle forze dell’ordine su segnalazione di alcuni cittadini. È accaduto venerdì mattina, il giorno di Natale. Protagonista una giovane coppia, lui di 23 anni e lei di 21, in evidente stato di alterazione forse a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti. L’episodio è stato immortalato da un video che in poche ore è diventato virale facendo il giro dei social e delle chat. Nelle immagini si vedono i due che camminano al centro della strada, lui completamente nudo e lei indossando solo indumenti intimi. Ad un certo punto del loro tragitto alcuni cittadini hanno fermato la coppia soccorrendo la donna che, stando ad alcune testimonianze, chiedeva aiuto, mentre il 23enne ha proseguito fino a quando, qualche centinaio di metri più avanti, è stato fermato dai carabinieri che stanno ancora indagando per ricostruire quanto accaduto, valutando con le autorità sanitarie e la Procura un eventuale ricovero. Della vicenda sono stati interessati anche il Comune e il Tribunale per i Minorenni perché la coppia ha un figlio di 3 mesi che è stato preso in carico dai servizi sociali territoriali. “Credo sia preferibile non ironizzare su quanto accaduto, prima di conoscere la storia sociale e umana sottesa a certi comportamenti” ha commentato su facebook il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, assicurando che “i servizi sociali si stanno rapportando con le forze dell’ordine su nostra preoccupata sollecitazione. Credetemi sulla parola perché non posso aggiungere altro: non c’è nulla da ridere”.
- “Vi invito oggi a mangiare bene e a bere con abbondanza, ma non la Coca-Cola! Vino buono, perché il vino è segno della vita eterna! In paradiso fratelli miei gli astemi non potranno entrare, perché si beve il vino!”. Sono parole di don Pietro Cesena, parroco della popolosa frazione di Borgotrebbia alla prima periferia di Piacenza. Il video dell’omelia di Natale – interrotta da scroscianti applausi dei fedeli presenti – è già diventato virale sui social. Don Cesena è un sacerdote molto popolare a Piacenza ed è già balzato alla ribalta delle cronache quando nell’aprile scorso pagò una multa di 400 euro per aver detto messa con i fedeli presenti in un periodo in cui era vietato. Il giorno di Santo Stefano il parroco è stato ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale di Piacenza in osservazione: gli è stata diagnosticata una polmonite bilaterale ed è risultato positivo al coronavirus.
Ho pagato il mio giusto tributo alla trasgressione. Morale degli episodi: trasgredire fa bene, ma il richiamo alla realtà incombe e da essa non si può scappare. Le regole possono dare fastidio, ma servono, il non osservarle non deve essere un divertimento, ma una scelta motivata e tale da metterle in discussione in modo profondo ed esistenziale. Mi si chiederà: allora che trasgressione è? Rispondo in chiave cristiana, in base alla mia fede trasgressiva. La vita di Gesù è stata tutta un’oscillazione tra l’accettazione delle regole e la loro messa in discussione: gioco possibile solo a un Dio in vena di cambiare il mondo senza cambiarlo. Sappiamo tutti come andò a finire: nella più grande trasgressione possibile, quella di morire in croce per ridare vita vera a tutti.