Le stragi in corrispondenza biunivoca

Bloccato il comunicato del G7 preparato dalla presidenza canadese, dopo che l’amministrazione Trump si è rifiutata di sostenere il testo di condanna sulla strage di civili ucraini la domenica delle Palme. Gli Stati Uniti non hanno firmato il comunicato di condanna del G7 contro l’attacco russo sulla città ucraina di Sumy, in cui sono morti almeno 32 civili ucraini la scorsa domenica delle Palme. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, la Casa Bianca avrebbe evitato di sostenere il comunicato voluto dal Canada citando «il desiderio di continuare le trattative con Mosca». Bloomberg cita alcune fonti secondo le quali esponenti dell’amministrazione Trump hanno detto agli alleati di non voler firmare, perché «stava lavorando per preservare lo spazio per negoziare la pace». Il Canada, che ha la presidenza del G7, ha quindi spiegato agli alleati che senza il sostegno americano sarebbe stato impossibile procedere con il comunicato. (open.online)

È a dir poco curioso il comportamento di Trump, il quale per non irritare Putin non ne condanna un bestiale atto di guerra: dalla tolleranza bellica non potrà mai sgorgare nemmeno uno straccio di pace. In realtà credo che a Trump non interessi un bel niente della guerra in Ucraina: sta facendo i suoi affari con entrambi i belligeranti, con le terre rare dell’Ucraina e con le collaborazioni economiche della Russia.

Un cinismo portato alle estreme conseguenze: siccome non si condannano le stragi compiute da Netanyahu, lo stesso trattamento va riservato a Putin. Israele faccia quel che vuole, la Russia pure. E l’Europa non rompa i coglioni e si preoccupi di partecipare alla Nato investendo in armi, comprandole possibilmente dagli Usa. Quanto alla Cina, nessuno si azzardi a cercare accordi commerciali con questo Paese, solo gli Usa possono trattare eventualmente e sottobanco al riguardo.

La Corte penale dell’Aia vada a farsi fottere e l’Onu invece pure.

È il nuovo diritto internazionale, stupido!