La reginètta dal marchè

Come trova Giorgia Meloni?

«Il peggio del peggio. Ha messo insieme ministri trucidi come Salvini, ideologici come la Roccella, e incompetenti, come quasi tutti».

Ma ha vinto le elezioni. Ed è ancora forte nei sondaggi.

«La Meloni è il frutto dell’impoverimento subìto dall’Italia in questi vent’anni. Ma di consenso ne ha sempre meno».

(intervista di Aldo Cazzullo a Carlo De Benedetti sul Corriere della Sera)

Migliore sintesi della portata politica di Giorgia Meloni e del suo governo non si potrebbe fare. Non aggiungo quindi niente di mio se non riportare un giudizio proveniente dal livello europeo: la nostra premier si muove alla Ue come una “reginetta”. Forse le lasciano l’illusione di esserla, visto come percorre altezzosamente i corridoi di Bruxelles: sembra la padrona e gli allocchi la ammirano e magari la votano anche.

Probabilmente le lasciano sfogare la sua smania di grandezza, poi, quando si fa sul serio, le cose cambiano. Una cosa è certa, per Giorgia Meloni l’Europa, che doveva essere la storica pietra d’inciampo, è diventata il rifugio in cui ripararsi dalle beghe italiane giornaliere. In Europa c’è poi il filo rosa con Ursula: due peggio sommati non fanno certo un meglio. Fatto sta che riesce a galleggiare sul mare europeo. Fino a quando non è dato sapere.

Altro punto di forza di Meloni è il rapporto con gli Usa. Cosa le succederà con il dopo Biden. Temo che Donald Trump non le riserverebbe le carinerie bideniane a meno che non la elegga a sfasciatrice della Ue, a sovranista anti-europea, incoraggiandola ulteriormente a rinsaldare l’asse preferenziale con Orban e c. In poche parole potrebbe svolgere la funzione di amica del giaguaro trumpiano.

Qualora invece nelle elezioni americane vincesse Kamala Harris potrebbe aspirare a fare la dama di compagnia della nuova presidente: fra donne ci si intende anche se magari ci si odia. Si costituirebbe una sorta di trio Lescano – Ursula-Kamal-Giorgia – ribattezzato dialettalmente come trio “lescandol”.

Se non erro esiste una commedia dialettale parmigiana intitolata “La reginètta dal marchè”: se la memoria non mi tradisce credo si tratti di un concorso per eleggere una miss dei poveri, una bellezza a livello di mercatino. Anche l’Europa pian-piano sta diventando solo un mercato e quindi va benissimo candidarsi a reginetta/miss della Ue. Mi sovviene la gustosa barzelletta delle miss che provocano un incidente stradale, investendo un anziano ciclista. Si presentano a lui: io sono miss Emilia, io miss Toscana… “E mi a són miss mäl” risponde il malcapitato.

Barzelletta per barzelletta faccio un’aggiunta. Giorgia Meloni si presenta agli italiani con tanto di corona e fascia dicendo: io sono miss Ue. E gli italiani commentano sconsolatamente: “E nuätor a sèmma miss mäl…”.