Capelli biondi cortissimi, occhiali da sole e abbronzatura dorata. Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, arriva al gay pride di Napoli e saluta amici e responsabili Arcigay. “È il pride che aspettavo da tanto – dice – tra l’altro nella mia città, non vedevo l’ora”. Poi aggiunge: “C’è in Italia una parte politica che non riesce a vedere, non è all’altezza del Paese, che è cieca e le leggi non sono al passo con il tempo. La politica non sa ascoltare”.
Matteo Salvini in casco giallo e imbracatura “in volo” sulle Dolomiti Lucane. Il leader della Lega posta sulla sua pagina Instagram le immagini del suo “volo dell’angelo”: un cavo d’acciaio sospeso tra le vette di due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa, in provincia di Potenza, che permette di godere del panorama dall’alto.
Evidentemente Salvini ha preso alla lettera le parole della Pascale che lo accusavano, pur senza fare nomi e cognomi, di non riuscire a vedere e di non essere all’altezza del Paese: ci ha provato e, a suo dire, è stato uno spettacolo bellissimo. Cosa avrà visto dall’alto non lo so, probabilmente nell’alto del cielo non avrà incontrato la politica del suo partito (e non solo) che vola molto basso, terra a terra per raccogliere consensi senza farsi troppi problemi e cavalcando tutto quanto fa audience.
Le missioni spaziali non hanno incontrato alcun segno della presenza di Dio: forse qualcuno ci sperava intendendo distogliere lo sguardo di credenti e non credenti dalle porcherie di faccendieri e funzionari del Vaticano impegnati a corrompere, estorcere e riciclare i soldi dell’Obolo di San Pietro e del Papa.
Volare alto è bello e significa non preoccuparsi delle piccolezze della vita quotidiana, spesso non capirle neanche, quasi non le si vedesse nemmeno, come se ci si dovesse occupare di cose molto più importanti e per questo si volasse molto in alto, tanto da non riuscire a scorgere quello che succede a livello del suolo.
Attenzione però a non distrarsi perché è sempre pronto chi approfitta per fare a terra i propri affari e i propri comodi. Salvini è diventato un draghiano di ferro: lo incensa un giorno sì e l’altro pure, qualcuno sospetta che lo voglia lasciare al suo posto di governo fino al 2024 per poi collocarlo alla presidenza della Commissione europea al posto di Ursula von del Leyen. Non più presidente della Repubblica (è troppo poco…), ma addirittura alla testa dell’Europa. Salvini potrebbe rispondere: “Cosa avete da ridire e/o da ridere? mi sono convertito sulla via di Bruxelles! Draghi quindi ha fatto il miracolo. Adesso la Pascale pretende che io diventi amico dei gay…va bene tutto, ma non esageriamo”.
Mentre i grillini si stanno sfracellando sulla terra, Salvini spicca il volo verso il cielo europeo: l’avventura è appena cominciata. E i consensi, i voti, i tifosi leghisti? Guarderanno in alto e rimarranno con un palmo di naso. Si guarderanno attorno e si diranno: “Forse lo sta facendo per alzare la posta, vedrai che non ci tradirà. Giorgia Meloni non ci frega, resta sul pezzo solo perché ha paura di volare e di schiantarsi al suolo. La Lega è forte e vincerà”.
Non ho mai provato l’ebrezza del volo, soffro di vertigini. Meno male. Resto saldamente ancorato coi piedi a terra. Mi guardo attorno e non vedo più Salvini. Dov’è andato? In alto! Speriamo che non torni più giù. Intanto che c’era, poteva portarsi dietro qualche personaggio. Che so, il cardinale Giovanni Angelo Becciu, Luigi Di Maio, Beppe Grillo, per andare in orbita e girare intorno alla terra: un bello spettacolo per loro, una liberazione per noi!