Il posto di Matt Hancock, ministro della Salute nel governo britannico, è a forte rischio dopo che sono state rivelate dal “Sun” immagini, riprese dalle telecamere di sicurezza, che lo mostrano mentre bacia e abbraccia una sua stretta collaboratrice nel corridoio davanti al suo ufficio a Whitehall. Se fosse solo per la scappatella, lo scandalo sarebbe minore. Il fatto è che Hancock aveva proibito a tutti i cittadini di abbracciarsi e baciarsi per difendersi dal Covid: pensare di essere esentato dal rispettare le sue stesse leggi non è proprio accettabile.
In questa gag (non so come definirla diversamente) c’è tutto il peggio della bacchettona e bigotta mentalità anglo-sassone con il suo inesauribile moralismo da strapazzo, nella versione riveduta e scorretta in chiave Covid. Un amico mi ha raccontato l’episodio di un soggetto fermato dalle forze dell’ordine e multato perché senza mascherina e distanziamento nei confronti di una donna che viaggiava in macchina con lui. “È mia moglie e ci vado regolarmente a letto insieme…”. Niente da fare, le regole vanno rispettate. Assomiglia molto all’incidente capitato al ministro della salute britannico, al quale va tutta la mia comprensione.
Intendiamoci, le uniche persone che avrebbero qualche titolo per protestare sarebbero la moglie del ministro e il marito della collaboratrice (non so e non mi interessa più di tanto se siano coniugati), ma, con le arie che tirano, dovrebbero ripiegare immediatamente su un discorso rigorosamente privatistico e opportunamente riservato.
Il motivo principale dello scandalo sembra essere l’incoerenza del ministro che predicherebbe bene e razzolerebbe male: ma fatemi il piacere…Il mondo è pieno di incoerenti e i politici fanno la parte del leone: quanti sono per la difesa della famiglia per poi averne due o tre con relativo corredo di figli…E poi, parliamoci chiaro, chi può vietare, in base alla normativa anti-covid, di baciarsi a persone legate da vincoli affettivi di qualsiasi genere. Non si può farlo in pubblico per non dare cattivo esempio? Il virus del bigottismo è forse peggio del coronavirus e delle sue varianti.
È pur vero che le persone investite di incarichi pubblici li dovrebbero svolgere con correttezza e serietà: innamorarsi di una segretaria o di una collaboratrice è scorretto? Bisogna tenere la cosa ipocritamente coperta? Non mi sembrano questioni di alto profilo. Diverso potrebbe essere il discorso del conflitto di interessi o meglio del condizionamento al limite della ricattabilità per i trasgressori dei principi morali. Ancor peggio il fare carriera e puntare al successo sulla scia di battaglie di letto e quant’altro (vale per le donne, ma anche per gli uomini, per tutti insomma).
In conclusione mi sembra che la vicenda di cui sopra assuma tutte le caratteristiche della cosiddetta tempesta in un bicchiere anzi del temporale in una tazzina. Meglio farebbero gli inglesi a fare ammenda sulle recenti loro assurde decisioni politiche a livello interno, europeo ed internazionale. Meglio farebbero a fare l’esame finestra ai loro governanti non per spiarli dal buco della serratura, ma per guardarli in faccia.
Indro Montanelli, volendo dare giudizi sulla onestà e sulla levatura morale di certi politici, a volte finiva provocatoriamente col consigliare di guardarli per leggere nei loro volti i tratti somatici della spregiudicatezza e dell’avventurismo. “Guardatelo in faccia!”, diceva sbrigativamente. Provino gli inglesi a guardare in faccia Boris Johnson e si accorgeranno di essere caduti in basso, ben più in basso delle scappatelle di Matt Hancock, il quale per un bacio rischia di perdere la faccia, il posto e la reputazione (col pubblico che si scandalizza), mentre il premier fa il buffone di corte (e il pubblico applaude).