Mattarello vs manganello

Quei manganelli usati contro i ragazzi che partecipavano ai cortei pro-Palestina “esprimono un fallimento”. È la presa di posizione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che all’indomani delle violenze della polizia sugli studenti che manifestavano – 11 giovani sono rimasti feriti – ha deciso di telefonare al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sottolineare che “l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza”. Un messaggio chiaro, dopo le proteste da parte di opposizione e mondo universitario, che già venerdì sera sono scesi in piazza per esprimere solidarietà ai ragazzi e protestare contro l’atteggiamento della polizia.  (da” Il Fatto Quotidiano”)

Fortunatamente sono stato facile profeta: Sergio Mattarella ha battuto un bel colpo! Volendo fare un po’ di ironia, possiamo dire di avere il mattarello contro il manganello. In pochissime battute il Capo dello Stato ha dato una lezione agli attuali governanti, di cui il ministro Piantedosi è l’esponente più rappresentativo a livello di gaffe verbali e comportamentali.

C’è però un discorso molto più profondo e inquietante, riguardante la democrazia, le sue regole e i suoi contenuti. Il clima instaurato dall’attuale governo non è democratico: partendo dalla legittimazione elettorale, peraltro molto discutibile nella sostanza dei numeri, stanno mettendo sotto i piedi le Istituzioni (Parlamento, Magistratura, Corte dei Conti, etc. etc.), stanno insolentendo la stampa, stanno addomesticando la Rai e stanno soffocando sul nascere le eventuali proteste di piazza. La democrazia, per chi lo vuol vedere, è quindi imbrigliata.

Poi c’è la Costituzione: la guerra dovrebbe essere ripudiata, invece…; le Istituzioni dovrebbero avere la loro autonomia, invece…; i diritti dovrebbero essere rispettati, invece… Il discorso diventa molto, ma molto pericoloso. Su tutto poi incombe una riforma costituzionale che trasforma sbrigativamente la Repubblica da parlamentare a presidenziale.

Sono autentici manganelli politici che si stanno abbattendo sulla nostra democrazia. Saranno sufficienti i mattarelli a difenderci. Sarebbe opportuno darsi una mossa, prima che possa essere tardi. I giovani in piazza sono l’unica risorsa che vedo. La storia lo conferma. Non è un caso quindi che contro di essi, fin dall’inizio del governo di destra, ci sia un certo accanimento. Gli agricoltori si possono neutralizzare con un piatto di lenticchie fiscali, ma i giovani…