Papa Leone XIV, ricevendo in udienza in Vaticano i circa mille figuranti del Presepe, ha detto: “Siate portatori di consolazione e di ispirazione per tutti. Il presepe è “l’usanza di raffigurare nei modi più diversi la Natività del Signore”, una rappresentazione “spesso con i tratti della propria cultura e con i paesaggi della propria terra” del “Mistero dell’Incarnazione”. Ciò lo rende “un segno importante: ci ricorda che siamo parte di una meravigliosa avventura di Salvezza in cui non siamo mai soli”. (da “Vatican news”)
Giorgia Meloni mercoledì ha pubblicato sui propri profili social un messaggio di auguri per Natale. La presidente del Consiglio l’ha girato accanto a un presepe, definito “simbolo di valori che meritano di essere custoditi e non messi da parte per moda o timore. Meloni ha ricordato come anni fa – nel 2017 – avesse invitato a fare “la rivoluzione del presepe”, cioè essenzialmente a fare il presepe anche se “nelle scuole dicono che non si può fare perché offende chi crede in un’altra cultura”. “Lo penso ancora”, dice la premier nel messaggio di quest’anno. (da “La Stampa”)
Ognuno intende il presepe a suo modo: sarebbe interessante chiedere un parere a san Francesco che lo ha inventato.
Non sono papa, non sono presidente del Consiglio, men che meno sono santo, però ho una mia idea: “Il presepe non è un museo identitario, ma una provocazione universale”.
