Un vecchio Trumpone nella banda mondiale

Non ci sono segnali che Putin sia disposto ad accettare un summit con Trump e Zelensky. Dopo settimane di contatti telefonici e minacce di ritorsioni se Putin non si fosse piegato a una tregua o a un vertice trilaterale, Trump ha dunque ufficialmente messo da parte la richiesta di cessate il fuoco nella guerra in Ucraina e si è allineato alla posizione di Putin. La chiusura dell’incontro di Anchorage in assenza di passi avanti concreti per la pace non ha portato con sé le «durissime conseguenze economiche» che il presidente americano aveva promesso contro la Russia. Mosca dunque può continuare a combattere, ad attaccare civili (il loro rispetto era stata un’altra linea rossa tracciata da Trump per Putin e poi abbandonata) e a strappare terre mentre si svolgono i colloqui per una soluzione finale al conflitto. Il leader del Cremlino ancora una volta è riuscito a guadagnare tempo ed evitare sanzioni punitive, mentre la calorosa accoglienza di Trump l’ha sdoganato dall’angolo in cui era stato spinto da tutti i leader occidentali.

Un esito, fa notare il New York Times, che ricorda il risultato dell’incontro di Trump con Kim Jong-un, durante il primo mandato del tycoon «caratterizzato da abbracci, strette di mano e lettere di ammirazione» mentre il leader nord coreano continuava a far crescere il suo arsenale nucleare. Mosca ha infatti intravisto nell’applauso e nell’assenso di Trump a Putin di venerdì un’opportunità di allontanare ulteriormente l’America dai suoi tradizionali alleati: «Una nuova architettura di sicurezza internazionale è all’ordine del giorno e l’Europa deve accettarla», ha detto Andreij Klishas, un senatore russo, dopo il vertice. (da “Avvenire” – Elena Molinari)

Niente cessate il fuoco, niente sanzioni, niente summit con la partecipazione di Zelensky: Trump esce a mani apparentemente vuote dall’incontro con Putin al di là delle reciproche carinerie e dello scaricamento delle responsabilità del barile belliche addosso a Biden.

Se è tutta qui l’abile potenza trumpiana, c’è sinceramente da ridere (meglio dire da piangere) e da deridere gli americani che l’hanno votato (meglio dire che gli americani sono dei perfetti imbecilli).

Temo però che ci sia di peggio: una sporca intesa per la quale Putin ottiene un allontanamento degli Usa dall’Europa e un addomesticamento della Nato, concedendo soltanto l’abbassamento della propria cresta imperialistica. Il tutto condito da segrete intese economiche: altro che sanzioni…

Cosa aveva promesso Trump in campagna elettorale? La fine dei due conflitti in corso: Ucraina e striscia di Gaza. Se andiamo avanti così, a Gaza faranno un resort turistico di lusso dove gli europei andranno a svernare e scaricare le tensioni diplomatiche e in Ucraina una dependance russa in cui tra l’altro portare in visita le scolaresche per spiegare loro che il comunismo si evolve ma non muore mai.