C’era una volta un mio bravissimo e impegnatissimo collega che, infervorato nella soluzione di un complesso problema fiscale, abusava dell’intercalare “O.K.”, chiedendo agli ascoltatori un cenno di assenso alle sue proposte. Ad un certo punto un collega anziano, ferratissimo in materia, sbottò dicendo: «O.K! O.K! ma non ci ho capito un cazzo!».
Gaza. Netanyahu ha accettato il nuovo piano Trump e si è scusato per l’attacco in Qatar. Oltre tre ore di colloqui alla Casa Bianca. Il presidente Usa esulta: giorno storico. Gelo di Hamas: «Blair come garante dell’intesa per noi è inaccettabile». L’Italia sosterrà il piano. (“Avvenire” – Elena Molinari, inviata a Washington lunedì 29 settembre 2025)
Fin qui l’invitante titolo con il relativo sommario di un articolo incoraggiante. Leggendo però i contenuti di questo ipotetico piano devo ammettere di non averci capito un cazzo, ma di avere colto soltanto l’ansia trumpiana di spacciare la sua scoperta dell’acqua calda come grande successo diplomatico, il retropensiero di Netanyahu di ritornare a brevissimo termine al punto di partenza, la muta perplessità di Hamas, l’opportunistica adesione dei Paesi arabi, la solita sbruffonata italiana, il silenzio attendista dei Paesi europei.
Al momento, con tanta fantasia, lo chiamano piano di pace…
La rottura delle acque è la rottura del sacco amniotico, che rilascia il liquido amniotico che circonda il feto. L’evento può manifestarsi come un getto improvviso o come un lento gocciolamento di liquido, solitamente incolore e inodore, dalla vagina. Sebbene possa essere un segno del travaglio, in alcuni casi può verificarsi prima dell’inizio delle contrazioni e richiede un intervento medico, con la necessità di recarsi in ospedale per controlli e monitoraggio.
Siamo a questo delicatissimo iniziale punto del parto pacificatore: tutti gli sviluppi sono ancora aperti e possibili, compreso l’aborto, considerati gli interventi medici che potranno seguire. Temo che tutto possa risolversi appunto in un aborto spontaneo (?) di fronte al quale gli ostetrici allargheranno le braccia dicendo: abbiamo dovuto lasciar morire il feto per salvare la madre dei nostri sporchi interessi.