La trumpetta della Garbatella

La premier critica l’architettura dell’Onu e chiede di rivedere le convenzioni per migrazione e asilo. Le critiche a Israele e Russia e all’«ecologismo insostenibile». Pace, dialogo, diplomazia non riescono più a vincere. Per questo l’architettura dell’Onu non è più adeguata e necessita di una riforma. Israele invece non può impedire la nascita della Palestina. Ed è necessario rivedere le convenzioni per migrazione e asilo, che sono superate. Giorgia Meloni parla all’Assemblea dell’Onu dei 56 conflitti in corso nel mondo, «il numero più alto dalla seconda guerra mondiale. Un mondo molto diverso da quella in cui è nata l’Onu con l’obiettivo di mantenere la pace. Ci siamo riusciti? La risposta è nella cronaca ed è impietosa». (estrema sintesi del discorso tenuto da Giorgia Meloni all’Onu fatta da Open, giornale online)

Preferite il signor Cocomeri o la signora Meloni? Sì perché la nostra premier si è limitata a sciacquare in Arno le demenziali tesi trumpiane, candidandosi al ruolo di interprete autentica del presidente Usa, rendendo presentabile la faccia impresentabile di Donald Trump.

Non so se sia più o meno brutta la copia dell’originale, so che meritano entrambi di essere cestinati, anzi di essere gettati nel cesso.

Questi signori si sono fermati al bar dell’Onu per sciorinare in libertà le loro opinioni. Del metodo sarà contento Salvini: lo stanno copiando; del merito gioirà Tajani: la Meloni lo ha ventriloquisticamente seguito.

Non mi aspettavo niente di meglio: la botte dà il vino che ha. Con Giorgia Meloni e Donal Trump si riesce ad avere la botte piena e la moglie/marito ubriaca. E pensare che c’è ancora chi giudica la nostra premier una persona intelligente.

Spesso ricorro agli aneddoti paterni per spiegarmi meglio. A mio padre piaceva molto questo: durante una partita di calcio un giocatore si avvicinò all’arbitro che stava facendone obiettivamente di tutti i colori. Gli chiese sommessamente e paradossalmente: «El gnu chi lu cme lu o agh la mandè la federassion?» (Lei è stato inviato ad arbitrare questa partita dalla Federazione o è venuto qui spontaneamente, di sua iniziativa?). Si beccò due anni di squalifica.

Il segretario generale dell’Onu avrebbe potuto tranquillamente chiedere a Giorgia Meloni: «È venuta qui per trascorre qualche giorno a New York insieme a sua figlia o l’ha invitata qui Donald Trump per fare un po’ di commedia?». Gli italiani hanno visto confermata una condanna che durerà almeno altri due anni se non addirittura sette anni da scontare agli arresti nazionali.