Dopo la storica vittoria tennistica di Jasmine Paolini, anche la Premier Giorgia Meloni ha voluto unirsi alla celebrazione con un messaggio sui social: “Complimenti a Jasmine Paolini per una vittoria straordinaria agli Internazionali di Roma. Un’impresa che entra nella storia dello sport italiano e rende orgogliosa tutta la Nazione.”
Tuttavia, sotto il post della premier, è intervenuto con dure parole l’ex parlamentare Alessandro Di Battista, che ha scritto: “Subito a commentare i successi sportivi ma resti zitta di fronte a una mattanza di bambini senza precedenti. Come fai a guardarti allo specchio? Vigliacca come fai a dormire la notte? I tuoi amici terroristi israeliani uccidono per il gusto di uccidere. Stanno colpendo deliberatamente bambini e neonati e te zitta. Muta. La Storia non ti assolverà mai vigliacca!”.
Il presenzialismo off limits della premier italiana è decisamente fastidioso e provocatorio: il problema oltre tutto è che sotto questo vestito non c’è niente e che gli italiani ci stanno cascando alla grande.
Per la verità anch’io spesso mi sono chiesto e mi chiedo come facciano certi governanti di tutti i livelli a dormire sonni tranquilli di fronte ai problemi drammatici direttamente o indirettamente riconducibili alla loro inerzia o ignavia.
Purtroppo non tutti hanno la sensibilità di Giorgio La Pira che da sindaco di Firenze affermava di non poter dormire fintanto che nella sua città c’erano persone che passavano la notte sotto i ponti. Ecco come si espresse nel 1955 alla segreteria nazionale della DC: «Fino a quando mi lasciate a questo posto, mi opporrò con energia massima a tutti i soprusi dei ricchi e dei potenti. Non lascerò senza difesa la parte debole della città: chiusura di fabbriche, licenziamenti e sfratti troveranno in me una diga non facilmente abbattibile… Il pane (e quindi il lavoro) è sacro. La casa è sacra. Non si tocca impunemente né l’uno né l’altra! Questo non è marxismo: è Vangelo! Quando gli Italiani poveri saranno persuasi di essere finalmente difesi in questi due punti, la libertà sarà sempre assicurata al nostro Paese».
Mia sorella, nelle sue pur modeste cariche pubbliche ricoperte, soffriva una vera e propria ansia per non riuscire a rispondere ai problemi della povera gente a cui andavano le sue attenzioni. Ricordo che una volta, per tranquillizzarla un po’, arrivai a dirle che anche Gesù non riusciva a sanare e ad aiutare tutti, quindi…
Tornando a Giorgia Meloni e alla sua posizione verso i palestinesi, mi sembra opportuno richiamare il giudizio espresso da Moni Ovadia: secondo l’autorevole scrittore ed eclettico uomo di cultura che si definisce ebreo antisemita, forse il personaggio più lucido nel giudicare la vicenda israelo-palestinese, la premier italiana ha soltanto la preoccupazione di apparire in campo occidentale come la miglior amica di Israele. È detto tutto!