Si riapre il caso Diciotti. La Cassazione, sezioni unite civili, il massimo livello della giustizia, ha accolto il ricorso di un migrante eritreo che era a bordo della nave della Guardia costiera che su ordine del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dal 16 agosto al 25 agosto 2018, nei primi quattro giorni non fu autorizzata ad attraccare in un porto italiano e nei successivi sei giorni, una volta permesso l’attracco nel porto di Catania, non ottenne il consenso allo sbarco sulla terra ferma. Per la Cassazione invece dovevano sbarcare subito e quindi il danno per i migranti c’è stato, e deve essere risarcito, diversamente da quanto deciso un anno fa dalla Corte d’appello di Roma. (dal quotidiano “Avvenire”)
Nei giorni scorsi abbiamo assistito a clamorose divisioni nella maggioranza di governo in materia di politica europea: la premier Meloni si è presentata al Consiglio europeo strordinario con alle spalle violenti scontri e divergenze sulle strategie difensive, sulle scelte inerenti le armi, sugli eventuali interventi a garanzia dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Sono volati gli stracci fra Salvini e i partner di governo. Un paio di giorni ed ecco la ritrovata unità nel dare addosso alla magistratura ed ai migranti da essa difesi nei loro sacrosanti diritti.
«Non credo siano queste le decisioni che avvicinano i cittadini alle istituzioni e confesso che dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare, è molto frustrante». Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni, commentando la sentenza con cui la Cassazione ha accolto il ricorso di un gruppo di migranti a cui, dal 16 al 25 agosto del 2018, dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, fu impedito di sbarcare dalla nave Diciotti.
«Non so cosa rispondere, credo che il dovere del governo sia di difendere i confini nazionali, ma se tutti gli immigrati irregolari chiedessero un risarcimento così facciamo fallire le casse dello Stato. È una sentenza che non condivido, non ne condivido le basi giuridiche». Così il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia Antonio Tajani a una domanda sulla decisione della Cassazione sul risarcimento chiesto al governo per i migranti trattenuti sulla nave Diciotti.
«Sentenza della Cassazione sulla Diciotti? Ennesima vergogna. Chiedere dopo anni che siano i cittadini italiani a pagare per la difesa dei confini, di cui ero orgogliosamente protagonista, è indegno. Paghino i giudici e accolgano i clandestini, se ci tengono tanto». Lo afferma sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. (sempre dal quotidiano “Avvenire”)
Quando si litiga, è facile e comodo trovare l’accordo nel dare addosso ai poveri cristi, ai cani in Chiesa che nessuno sopporta. Il governo italiano è salvo! Che vergogna!